FESTA D’LA RANA E DAL STRACOT D’ASAN:
LE RADICI DELLA TRADIZIONE BELFORTESE IN UNA FESTA
Tutte le tradizioni che si mantengono vive e legate ad un paese sono tanto più forti quanto sono lontane e profonde le loro radici e quanto queste sono intrecciate con la vita quotidiana dei nostri avi.
Le Rane e lo Stracotto, insieme alla figura degli “Strasér“ (straccivendoli), sono sempre stati legati a Belforte come, con le debite proporzioni, la torta sbrisolona a Mantova o il torrone a Cremona.
All’origine della nostra “Festa d’la Rana e dal Stracot d’Asan“, che il Circolo La Torre di Belforte organizza da 23 anni, ci sono queste premesse.
Siamo partiti dalla constatazione che delle tante osterie e piccole trattorie che esistevano un tempo a Belforte (come ad esempio l’Osteria da “Sulfren“ e la Trattoria “Lui“ in primis), non ne restava che una: la Trattoria “da Ginen“.
Abbiamo quindi pensato ad una festa che mantenesse una tradizione belfortese, in collaborazione appunto con la stessa Trattoria “da Ginen“, che stava portando avanti una eredità di tre generazioni famigliari nel campo della ristorazione tradizionale belfortese e nel rispetto dei dettami gastronomici, mai scritti, ma sempre ben presenti nella nostra realtà paesana.
L’idea si é rivelata vincente, anche per un insieme di fattori di sempre maggiore importanza:
- la crescente ricerca della gente di gusti “veri” e particolari, “d’na volta“, che contrastassero la spinta verso la globalizzazione del gusto
- la scelta di piatti non facilmente rintracciabili e, quando lo fossero, non così succulenti (stracotto, frittata di rane, pesce gatto fritto, lumache)
- l’aggiunta di una variante: il risotto alla belfortese (salsiccia, piselli e pomodoro); elaborazione di quello alla mantovana, lanciato proprio in occasione della nostra Festa, che riscuote un crescente successo
La buona organizzazione e le referenze di chi ha assaporato i nostri piatti negli anni scorsi hanno fatto si che nel 2017 la festa raccogliesse oltre 6.000 presenze, con arrivi da 3 regioni, da tutte le province limitrofe e oltre.
Vediamo ora l’origine delle ricette sopracitate.
Per le Rane con la Frittata, bisogna risalire alla posizione di Belforte, che si trova a fianco di una zona paludosa e piena di acquitrini, habitat favorevole alla vita delle rane.
La presenza delle rane ha affinato nei belfortesi l’arte della loro cattura, tanto che il Conte Nuvoletti, autore del romanzo “Un Matrimonio Mantovano“, ci descrive come “Paes ad ranèr“: paese di pescatori di rane. I “ranèr“ rifornivano le cucine delle trattorie. Uova e formaggio nelle nostre corti contadine non sono mai mancati mentre lo strutto per friggere il tutto era un condimento base nella cucina padana.
Su queste basi poggia la tipicità belfortese delle rane che, fritte o immerse in nuvole di frittata, stimolano il palato di tanta gente.
La tradizione di “Belforte, patria dello Stracotto d’Asino“, citato ancora dal Conte Nuvoletti nei suoi romanzi (in allegato un articolo di Gilberto Scuderi pubblicato sulla Gazzetta di Mantova il 24 novembre 2000) trova sempre origine dal commercio di bestiame con il mercato di Montichiari dove parte del prezzo di vendita del bestiame veniva pagato con tagli di carne meno pregiata di cavallo o asino.
Questa, sia per aromatizzarla che per renderla più tenera, veniva prima messa a riposo con vino e verdure per un giorno, dopo di che veniva fatta cuocere per molto tempo, a fuoco lento (10 –12 ore, da cui il termine stracotto) per renderla tenera.
Il successo crescente di questa manifestazione è legato al mantenimento rigido dei canoni culinari delle nostre ricette senza concedere niente alle elaborazioni.
Le svariate decine di migliaia di persone che sono passate a Belforte nelle edizioni fin qui effetuate, ci spronano a mantenere questa strada di rigore gastronomico.
I nostri operatori al lavoro
Ecco un video della festa…